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al testo di Luisa Sisti
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S'affacciano talvolta i vecchi amori scuotendoci dall'oggi che non è, ci avvolgono nel tempo che mai fu, gettando luce su un'amorosa Ade.
L'occhio severo che ci trafisse un giorno fendendo limpido il freddo di novembre, brucia profondo nel desiderio antico.
Un'estiva risacca, brume sognanti, dipinte nel riflesso di altri sguardi: sabbia spiovente da tremanti mani, accese un pallido profumo di Provenza, sussurro flebile di anime mai spente.
Di tutto questo, e forse d'altro ancora, restano il mare, le persiane chiuse, le ceneri che vivono nel vento d’inafferrabili malinconie senza più tempo. |
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